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Capanna, Màrio.

Uomo politico italiano. Iscrittosi alla facoltà di Filosofia dell'Università Cattolica di Milano, in seguito all'occupazione dell'ateneo (novembre 1967) venne espulso e passò all'Università Statale del capoluogo lombardo, dove dal 1968 assunse il ruolo di leader del Movimento Studentesco. Laureatosi in Filosofia nel 1973, militò nel PDUP e nel 1978 fondò Democrazia Proletaria (V.), partito per il quale fu eletto al Parlamento europeo nel 1979 e alla Camera dei deputati nel 1983. Segretario nazionale di DP dal 1980 al 1987, nel 1987 si dimise da parlamentare e nel luglio 1989 insieme ad altri compagni uscì dal partito ed entrò a far parte del gruppo misto della Camera. Nel 1990 aderì al gruppo dei Verdi Arcobaleno, con cui rimase fino al 1992, quando mise fine alla sua carriera politica. Pacifista, ambientalista, storicamente impegnato nel sociale, C. è presidente del Consiglio dei Diritti Genetici, organismo scientifico e culturale indipendente impegnato in attività di ricerca, informazione e progettazione nel campo delle biotecnologie. Giornalista e pubblicista, pubblicò diversi saggi, tra cui: Formidabili quegli anni (1988) e Lettera a mio figlio sul Sessantotto (1998), sulla sua esperienza di sessantottino; Arafat (1989); Speranze (1994); L'Italia viva (2000); Verrò da te (2003) (n. Città di Castello, Perugia 1945).
Mario Capanna